Chi sono
Sono una storia, come ognuno di noi.
Ecco cosa mi verrebbe da dire di me.
Una storia che è anche il mio passato, ma soprattutto il mio presente. E sono
anche l’insieme delle storie che ho letto sui libri, nei fumetti e visto al cinema, in tv.
E quelle che ho ascoltato in aula e ho aiutato a diventare un po’ più forti, un po’ più universali.
Non ci crederete ma le ricordo tutte. A volte ci torno per prendermi un caffè, chiacchierare
con un personaggio, guardare un certo tipo di luce.
Faccio questo nella vita: scrivo e aiuto a scrivere.
Ecco, ora ce l’ho un po’ più chiaro: mi sento un’esploratrice. Del mio mondo interiore
e degli immaginari altrui. Le storie a volte servono a distrarci, a volte a entrare dentro
noi stessi e vedere. Proprio come i viaggi.
Nasco a Roma, sono una bambina un po’ strana. Per addormentarmi faccio buchini con il dito
nella parete accanto al mio letto. Poi, da adolescente, scopro che un personaggio di Marquez la calce grattata dalle pareti la mangia e penso che allora c’è posto anche per me, da qualche parte.
Mi capitano la migliore maestra e la migliore sorella del mondo. Loro, nel tempo, mi iniziano a tutte le storie, ad esempio quelle raccontate da Gianni Rodari, Pink Floyd, Wim Wenders, Italo Calvino, David Bowie, Roberto Piumini, Philip Dick, Oriana Fallaci. Vi lascio immaginare chi mi ha insegnato chi.
Mi laureo in Scienze della comunicazione a La Sapienza di Roma e poi parto per Torino. Voglio frequentare una scuola non di scrittura creativa ma di narrazione, perché io non voglio solo scrivere,
voglio raccontare storie in tutte le forme possibili. E allora vado alla Scuola Holden.
Sono autrice, docente di narrazione e sceneggiatura e writing coach.
Sono anche mamma, buddista, tifosa di calcio, jogger, fan del cibo indiano e dei funamboli.
Insomma, come tutte e tutti, I have moltitudes inside.